Da Casorati a Vedova: opere grafiche dalla donazione Busoli

Da Felice Casorati a Emilio Vedova: opere grafiche e disegni
La donazione “Gigliana e Gastone Busoli” alla Raccolta Lercaro

 

Mostra a cura di Andrea Dall’Asta SJ
Realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

 

Venerdì 25 settembre 2015, ore 18.00 > apertura mostra

sarà presente S. E. Mons. Ernesto Vecchi, Presidente della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro

 

 

La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro è lieta di presentare la mostra Da Felice Casorati a Emilio Vedova: opere grafiche e disegni. La donazione “Gigliana e Gastone Busoli” alla Raccolta Lercaro, a cura di Andrea Dall’Asta SJ.

L’esposizione presenta al pubblico la collezione di opere grafiche costituita nel tempo da Gastone e Gigliana Busoli, bolognesi di nascita e di vita, generosamente messa a disposizione dell’intera collettività dalla figlia Cristina tramite la donazione alla Raccolta Lercaro.

Si tratta di trentuno lavori – disegni, acquerelli, incisioni e litografie – diversi tra loro per stile, tecnica e tematica. Tanti gli artisti rappresentati: Felice Carena, Felice Casorati, Roberto Crippa, Gerardo Dottori, Gianni Dova, Pericle Fazzini, Achille Funi, Emilio Greco, Giuseppe Guerreschi, Virgilio Guidi, Mino Maccari, Alberto Magnelli, Paolo Manaresi, Giacomo Manzù, Marino Marini, Augusto Murer, Fausto Pirandello, Concetto Pozzati, Mauro Reggiani, Giovanni Romagnoli, Bruno Saetti, Giuseppe Santomaso, Gregorio Sciltian, Ardengo Soffici, Mario Tozzi ed Emilio Vedova.

 

La collezione creata da Gastone e Gigliana Busoli nel corso di trent’anni di vita trascorsa insieme ha prevalentemente carattere di “raccolta”. La ragione d’essere di questo insieme variegato di lavori, che apre sguardi molto interessanti sul complesso panorama grafico del Novecento, non risiede in un progetto culturale perseguito con sistematicità dai collezionisti. Per trovare il senso profondo di questa attività di ricerca, costante e meticolosa, lunga una vita, occorre considerare come tutta la collezione è percorsa da un desiderio di Bellezza: è questo il filo rosso che lega i trentuno lavori oggi presentati alla Raccolta Lercaro. Un viaggio, dunque, alla ricerca del Bello.

Diceva il cardinale Giacomo Lercaro che la vera arte è sempre testimonianza di quella tensione verso l’Infinito profondamente scritta nell’interiorità dell’uomo.

È così che la ricerca ripetuta di soggetti femminili – dal bellissimo nudo a carboncino di Annigoni alle odalische di Bartolini, dal ritratto smunto e spigoloso di Casorati all’esplosione prosperosa delle forme nella litografia di Funi fino alla morbida rappresentazione di una maternità di Saetti – diventa occasione per riflettere sul mistero della donna. Analogamente, la quotidianità di semplici oggetti come barattoli o frutti è meditata attraverso le nature morte di Manaresi, Pozzati e Soffici. Non manca una riflessione sulla rappresentazione delle forme: bellissimi a questo proposito il disegno informale di Giuseppe Santomaso e l’acrilico di Crippa che, sulla carta, descrive spirali di luce e colore.

Presenti anche vedute e paesaggi, magari dal sapore un po’ malinconico come I canottieri del Tevere di Bartolini, che offre uno spaccato su un mondo che non c’è più. O immagini da cartolina, che restituiscono l’atmosfera di feste paesane anni Cinquanta, come l’acquerello Soldati in festa di Sciltian.

Una galleria personale, quella dei Busoli, in cui l’anima e la mente si ricompongono e si accordano meditando e rimeditando immagini che, ancora oggi, se osservate nella loro unità, restituiscono a noi i tasselli di una vita di ricerca spesa insieme.