PROPOSTA EDUCATIVA
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La Raccolta Lercaro sorprende sempre: per la qualità delle opere esposte e per l’ampiezza dei temi trattati. La sua collezione nasce nel corso degli anni ‘60 del Novecento dall’intuizione modernissima del cardinale Giacomo Lercaro: formare i giovani, la loro capacità di pensiero e la loro sensibilità attraverso l’arte.
Ciò che il Cardinale cercava nelle opere era l’autenticità alla base del percorso di ricerca compiuto dal loro autore e, non ultima, la qualità tecnica della loro realizzazione: ogni lavoro nato da un approccio sincero della mente e del cuore e scaturito dalla capacità delle mani di dare espressione all’intangibile era degno di far parte della Raccolta Lercaro, in quanto testimonianza del desiderio di Senso presente nel cuore dell’uomo.
Oggi la Fondazione Lercaro porta avanti questo pensiero, cercando di svilupparlo nel presente, in un dialogo attivo con le sfide della contemporaneità.
Per questo, nella convinzione che il museo sia prima di tutto un luogo di incontro in cui diventa possibile sviluppare nuove competenze, rispondere a bisogni di socialità e condividere idee e percezioni, la Raccolta Lercaro offre una proposta educativa diversificata rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO
In presenza in museo
L’esperienza dell’arte richiede un rapporto personale con l’opera e lo spazio del museo, mai neutro, permette di accompagnare questo incontro con tutta l’eccezionalità che merita.
La modalità di svolgimento scelta per l’anno scolastico 2022-23 prevede quindi lo svolgimento in presenza, in museo (salvo ulteriori disposizioni governative che non lo rendano possibile), attivando ogni misura di sicurezza anti-Covid19.
Tutti i percorsi in presenza prevedono due fasi: una svolta direttamente in museo e concentrata sull’osservazione delle opere prescelte; l’altra a carattere laboratoriale, svolta negli spazi didattici del 1° piano.
Ogni attività ha una durata di circa 90 minuti.
La sede del museo è in via Riva di Reno 57, a Bologna.
COSTI
L’ingresso al museo è sempre gratuito.
Per le attività è richiesto un rimborso spese pari a 2 euro per partecipante.
La prenotazione è sempre obbligatoria.
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Per informazioni
claudio.calari@fondazionelercaro.it
0516566215
PERCORSI
TU ED IO. IL RITRATTO E L’AUTORITRATTO
Come è fatto il mio volto? E il tuo? Io ho gli occhi marroni, tu azzurri, i miei capelli sono ricci, i tuoi lisci… tutti abbiamo un solo naso e una sola bocca, ma diversi gli uni dagli altri. Osserviamoci attentamente: vedremo che pur nell’uguaglianza della composizione, i nostri volti sono unici e hanno caratteristiche irripetibili. Non solo, se siamo felici o arrabbiati, timidi o sfrontati le nostre espressioni cambiano e il viso si trasforma. All’inizio della visita potremo osservare il nostro volto e quello dei nostri compagni riflesso nel grande specchio progettato da Nanda Vigo per l’atrio del museo. Poi ci soffermeremo sulle opere di alcuni artisti che, nel corso della loro vita, hanno ritratto se stessi o altre persone.
Sulla tematica del ritratto e autoritratto la collezione permanente permette di lavorare sia su dipinti sia su sculture (in questo secondo caso è possibile effettuare anche un’esperienza di esplorazione tattile), a scelta dell’insegnante.
Il laboratorio di rielaborazione personale può essere condotto utilizzando i colori (tempere/acquerelli), il collage oppure la creta.
Destinatari:
– Scuole dell’infanzia
– Scuole primarie
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Prendere consapevolezza della propria immagine
– Analizzare le forme, i colori e le emozioni connesse alle espressioni corporee
– Stimolare la creatività
IL PAESAGGIO E I SUOI COLORI
Come sono i colli bolognesi in una giornata invernale dopo una nevicata? E il bosco in autunno? Può il sole d’estate essere talmente rovente da diventare rosso fuoco e sembrare più grande della terra?
Ilario Rossi, Pompilio Mandelli, Bruno Saetti, Norma Mascellani sono solo alcuni dei pittori che ci aiuteranno a capire come possono cambiare le forme e i colori di un paesaggio al trascorrere delle stagioni.
Il laboratorio di rielaborazione personale può essere condotto utilizzando i colori (tempere/acquerelli/inchiostri) o il collage.
Destinatari:
– Scuole dell’infanzia
– Scuole primarie
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Prendere consapevolezza dello scorrere del tempo e delle dinamiche della natura
– Riconoscere le forme, analizzare i colori e le emozioni trasmesse
– Stimolare la creatività
OGGI COME MI SENTO?
Gioia, paura, rabbia… tutti noi ogni giorno sperimentiamo emozioni diverse. Provare emozioni è importantissimo perché permette al nostro carattere di esprimersi, di entrare in relazione con gli altri e, ogni volta, di conoscerci un po’ di più. Bisogna però imparare a riconoscerle e a dare loro il nome giusto…
l’arte in questo ci può aiutare tantissimo! La Raccolta Lercaro ha, in collezione, diverse opere che permettono di lavorare su due diversi registri dell’espressione emotiva, a scelta dell’insegnante:
- le emozioni mostrate, considerando opere di ritrattistica che rendono esplicito lo stato d’animo attraverso l’espressione del volto, la mimica facciale e la postura del corpo;
- le emozioni evocate, considerando opere astratte o informali in cui l’emozione è comunicata attraverso il colore, le caratteristiche del segno o il tratto delle pennellate.
In entrambi i casi è possibile accompagnare l’osservazione delle opere con l’ascolto di brani musicali.
Il laboratorio di rielaborazione personale è essere condotto utilizzando i colori (tempere/acquerelli) e il collage.
Destinatari:
– Scuole dell’infanzia
– Scuole primarie
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Analizzare forme e colori e connetterli ai diversi stati emotivi
– Imparare a riconoscere gli stati d’animo propri e altrui, e ad esprimerli attraverso gli strumenti dell’arte
– Stimolare la creatività
GIALLO PRIMARIO, BLU CIANO E ROSSO MAGENTA: TRE COLORI, MILLE POSSIBILITÀ
I colori “primari” si chiamano così perché dalla loro mescolanza o dall’aggiunta di un po’ di bianco-luce si possono ottenere tutti gli altri!
In museo osserveremo attentamente le opere, i diversi colori dei dipinti, più chiari e più scuri a seconda della luce e poi cercheremo di capire da quale mescolanza deriva ogni tonalità: ricostruiremo così la tavolozza del pittore!
Nel laboratorio di rielaborazione faremo invece il procedimento inverso: ciascuno potrà sperimentare il miscelamento dei colori creando una tavola cromatica personale e realizzando il proprio dipinto.
Destinatari:
– Scuole dell’infanzia
– Scuole primarie
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Stimolare il ragionamento logico e il senso estetico per l’abbinamento dei colori
– Stimolare la creatività
VASI, BICCHIERI, BOTTIGLIE E ARIA DI CASA: NATURE MORTE CON GLI OGGETTI DEL QUOTIDIANO
Nella pittura italiana la “Natura morta” si afferma come genere autonomo a partire dal XVII secolo, trovando in Caravaggio e nel filone naturalistico che da lui discende il maggior terreno di crescita. Nel Novecento diventa il tema delle sperimentazioni cubiste e di tutte le ricerche che da queste derivano: i volumi vengono smontati, le forme scomposte e, sullo stesso piano, si affiancano in simultanea le visioni ottenute da punti di vista differenti. Poi arriva Morandi e lo sguardo si prende lunghe pause per soffermarsi sull’analisi della luce, sulla sua capacità di cambiare la realtà, di trasformare le proprietà materiche, tattili degli oggetti.
Dipingere una natura morta, comunque lo si faccia, richiede sempre una profonda capacità di osservazione, di analisi della realtà e di sforzo mentale per passare dalla pura imitazione – mimesi – degli oggetti alla loro trasfigurazione in soggetti d’arte.
Dopo la visita in museo, il laboratorio prevede la realizzazione di una natura morta: a ciascun partecipante verrà assegnato un oggetto con specifiche qualità materiche, con l’invito all’osservazione e alla sua rappresentazione da uno o più punti di vista; poi si proseguirà con una seconda assegnazione fino a un massimo di 4 oggetti per ciascun partecipante.
Destinatari:
– Scuole secondarie di primo e secondo grado
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Apprendere le conoscenze relative all’impatto che la luce ha sulla visione delle cose
– Analizzare le forme, i volumi, le texture e le qualità tattili della realtà
– Stimolare la creatività
TECNICHE E MATERIALI DELL’ARTE
Ogni opera d’arte è realizzata con materiali precisi e attraverso tecniche specifiche. Sebbene a volte l’artista possa aprirsi alla sperimentazione, nella conduzione del suo lavoro nulla è mai lasciato al caso.
Ogni materiale ha una sua specificità fisica e ogni tecnica richiede passaggi imprescindibili.
Pittura, scultura e grafica sono le tre categorie artistiche più diffuse e a ognuna di esse abbiamo dedicato un preciso percorso, a scelta dell’insegnante: nell’ambito di ciascuna di queste macro-aree analizzeremo insieme le principali tecniche.
Il laboratorio di rielaborazione creativa consisterà nella realizzazione di una propria opera a partire da una delle tecniche analizzate.
1° percorso: La pittura: su legno, tela e rame
2° percorso: La scultura: legno, marmo, bronzo, gesso e terracotta
3° percorso: La grafica: disegno, stampa, incisione
Destinatari:
– Scuole secondarie di primo e secondo grado
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Prendere contatto con la matericità di un’opera d’arte, apprenderne le dinamiche di realizzazione e le criticità legate all’uso di determinati materiali
– Stimolare la creatività
FIGURAZIONE vs ASTRAZIONE
Nel corso del Novecento in ambito artistico si registrano due tendenze principali e opposte: da un lato la figurazione, cioè il fare arte mantenendo un legame evidente con le forme della realtà, dall’altro la volontà di portare quelle stesse forme verso l’astrazione per rappresentarne l’essenza, il concetto e non l’aspetto esteriore, formale. Figurazione e astrazione sono alla base di un lungo dibattito che, nel mondo dell’arte, si protrae fino ad anni relativamente vicini alla nostra contemporaneità, riemergendo ancora di tanto in tanto.
In museo osserveremo opere d’arte afferenti all’una e all’altra tendenza, creando un dibattito e un’arena di discussione e confronto.
Nel laboratorio, infine, ciascuno potrà riflettere liberamente sui temi affrontati attraverso i materiali artistici a disposizione (tempere/acquerelli/pastelli/carte colorate).
Destinatari:
– Scuole secondarie di primo e secondo grado
Obiettivi didattici:
– Stimolare la capacità d’osservazione
– Riflettere sul significato dell’opera d’arte e sulle sue funzioni, sia in relazione all’individualità dell’artista sia rispetto alla dimensione sociale
– Riflettere sulle diverse possibilità tecniche di realizzazione di un’opera
– Stimolare la creatività
La collezione del museo è molto varia. Altre possibili tematiche che, a richiesta, possono essere affrontate sono:
- i fossili
- le cartoline d’arte
- il futurismo
- le ceramiche antiche dipinte
- la maternità
- il collage
- il libro d’artista
- le stampe d’arte
oltre, naturalmente, le mostre temporanee proposte dal museo.